Assemblea ordinaria e straordinaria 2020

Si è tenuta a Vissandone (UD) il 18 gennaio 2020 l'assemblea straordinaria avente come ordine del giorno la lettura e l'approvazione del nuovo statuto, come voluto dal codice del terzo settore. Si è così passati da una onlus a una APS (associazione promozione sociale) che è stato approvato all'unanimità. Al secondo punto sono eletti il presidente e il consiglio direttivo, che è stato così formato:

Presidente: Giuseppe Bobbo
Vicepresidente: Isolda Di Narda
Segretario: Rossana Di Tommaso

Consiglieri:
per il territorio di TS: Paolo Groppi
per il territorio di GO: Rosa Strazzulla
per il territorio di PN: Marcello Roveredo

Revisore dei conti:
Laura Moretto

Probiviri:
Bruno Cimbaro

Di seguito è stata fatta l'assemblea ordinaria e il presidente ha relazionato su quello che è stato fatto nel 2019 e su quello di previsione del 2020

 

Il nuovo statuto

 

Continua il laboratorio di afasia

L’associazione AITA-FVG ha implementato quest’anno, nell’ambito delle proprie attività agli associati, anche la musicoterapia (con la dott. Loredana Boito riservato esclusivamente come terapia agli afasici) e lo yoga della risata (con la dottoressa. Elisa Liberi dedicata agli accompagnatori). Abbiamo fatto in modo di sincronizzare le 2 attività, di modo che agli accompagnatori risulti piacevole e costruttivo fare lo yoga invece di stare ad aspettare l’accompagnato che fa la musicoterapia.
Nel video la seduta del 7 aprile 2018 
 

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Scrivi con parole dimenticate, biografia dello scrittore Slawomir Mrozek

traduzione articolo di P. UNAMUNO

Di tutte le disgrazie che uno scrittore può subire, il più vicino a una punizione divina è perdere la capacità di comprendere e usare il linguaggio, che è tecnicamente noto come afasia. Questa fu la maledizione che colpì lo  e narratore polacco Slawomir Mrozek dopo aver subito un ictus nel 2002, e l’unica cosa gratificante è che fu in grado di recuperare abbastanza da scrivere la sua autobiografia.
La casa editrice Acantilado offre per la prima volta in spagnolo il racconto di Mrozek del suo incidente cerebrale, un compito che ha intrapreso insieme al suo logopedista come terapia per riscrivere nonostante l’apatia che aveva assunto il suo essere. La pubblicazione nel 2007 (in polacco) di Baltasar (An autobiography) è stata l’ultimo punto della sua riabilitazione e l’ultimo retaggio di un letterato che è morto solo pochi mesi fa, nell’agosto 2013.
Così egli stesso fa un bilancio di danni dopo l’ictus: “Il polacco, la mia lingua madre, era diventato improvvisamente incomprensibile … Sapeva leggere, ma non capiva cosa stesse leggendo. la scrittura, il computer, il fax e il telefono (…) non sapevo come contare o orientarmi nel calendario “. Né ho distinto sopra dal basso, la destra da sinistra; delle numerose lingue straniere che conosceva prima dell’attacco, nessuna traccia rimaneva nel suo cervello.Continue reading

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