2023 – seduta aperta del Coro degli afasici del Friuli Venezia Giulia

Un coro senza parole, ma con molta partecipazione
Si è tenuta nella sede della Comunità Piergiorgio a Udine il 4 novembre la seduta aperta del Coro degli afasici del Friuli Venezia Giulia.
Oltre ai coristi, all'incontro erano presenti alcuni ospiti della Comunità e i partecipanti del Progetto IDA del quartiere San Domenico.
Guidati dalla musicoterapista Loredana Boito, i 30 partecipanti hanno intonato insieme le più famose canzoni degli Anni Sessanta, Settanta e Ottanta.
La musica, le canzoni, la partecipazione hanno aperto il cassetto dei ricordi di tutti i presenti, che hanno cantato insieme con emozione e sentimento

Tre utili frecce all’arco della riabilitazione dell’afasia

di Giuseppe Bobbo
Sarà capitato anche a voi di pensare a una cosa e dire: «Ce l’avevo proprio sulla punta della lingua». Quella è una forma di afasia momentanea. Pensate a chi ce l’ha 24 ore su 24, mese dopo mese, anno dopo anno. Praticamente per sempre. Contrapporsi a quel regalo del destino si può e si deve, ma non si guarisce mai. Si può migliorare anche molto ma si resta sempre afasici…..

 

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Continua il laboratorio di afasia

L’associazione AITA-FVG ha implementato quest’anno, nell’ambito delle proprie attività agli associati, anche la musicoterapia (con la dott. Loredana Boito riservato esclusivamente come terapia agli afasici) e lo yoga della risata (con la dottoressa. Elisa Liberi dedicata agli accompagnatori). Abbiamo fatto in modo di sincronizzare le 2 attività, di modo che agli accompagnatori risulti piacevole e costruttivo fare lo yoga invece di stare ad aspettare l’accompagnato che fa la musicoterapia.
Nel video la seduta del 7 aprile 2018 
 

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E’ partita la musicoterapia!!!

Il giorno 4 novembre 2017 è partita finalmente la musicoterapia con la Dott. Loredana Boito nella sede della Banca del Tempo di Udine, su gentile concessione della presidente Sig. Mirella Del Fabbro che ha preso la parola per farci i migliori auguri per questa iniziativa.
Si sono presentati numerosi afasici (circa una quindicina) ma il numero è destinato ad aumentarsi visto l’impegno e l’entusiasmo del convenuti, che fa ben sperare per il prosieguo di questo importante e sentita occasione per dare voce anche agli afasici più gravi, al punto si è sentito dire a un familiare del pordenonese che il suo congiunto verrebbe anche piedi.
Questa era una prova che ha soddisfatto per la risposta la Dott. Boito e per il prosieguo ha già delineato in linea di massima le fasi e il programma operativo. 
Erano anche presenti tre studentesse di logopedia e questo fa ben sperare nella convinzione che non siamo da soli. 

 

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